La programmazione curricolare fa riferimento alle finalità e agli obiettivi generali e disciplinari stabiliti dagli ordinamenti e dai programmi ministeriali, nel rispetto dell’autonomia riconosciuta al Consiglio di Classe e alla libertà di insegnamento. È affidata ai docenti nell’ambito delle indicazioni e delle decisioni assunte dai Consigli di classe e dal Collegio dei docenti nelle fasi della programmazione, progettazione e verifica. I processi di insegnamento sono organizzati mediante una programmazione delle attività curricolari disciplinari e/o pluridisciplinari da parte dei docenti di tutte le classi e dei diversi Indirizzi
La stesura dei curricula disciplinari per competenze è definita nei dipartimenti disciplinari in cui è incentivato il confronto, la riflessione e la ricerca tra docenti delle stesse aree disciplinari .
Per ogni disciplina vengono definiti all’inizio di ogni a.s.:
Livelli di partenza sulla base dei requisiti d’ingresso degli allievi fissati da test diagnostici predisposti
Obiettivi minimi e massimi di apprendimento;
Contenuti disciplinari e pluridisciplinari della didattica per moduli;
Metodologie didattiche utilizzate nei processi di Insegnamento-Apprendimento, anche ai sensi dell’art.4 del DPR n. 275/99;
Strumenti e supporti tecnici e informatici necessari ai processi;
Tempi di attuazione degli interventi di Insegnamento-Apprendimento;
Criteri di valutazione;
Strumenti e modalità di verifica (controllo in itinere del processo di apprendimento e controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione);
Modalità e tempi di intervento per il recupero/riallineamento degli allievi con manifeste carenze nell'apprendimento dei contenuti programmati all’interno degli spazi curriculari.
Definizione degli interventi di riallineamento per studenti con carenze nella conoscenza di argomenti specifici (curricolari e/o extracurricolari).